Nonostante
la crisi economica molte imprese italiane ce la fanno: crescono,
guadagnano, non hanno problemi finanziari. Come fanno?
Me
too
Recentemente
ho avuto modo di incontrare diverse PMI che, nonostante la feroce
recessione, vanno bene e vogliono sfruttare la forte posizione
competitiva per crescere ancora di più. Indipendentemente dal
settore in cui operano, queste aziende hanno alcune “semplici”
caratteristiche in comune, che adesso vediamo. Credo che ogni PMI
dovrebbe provare a fare come loro. Dopotutto ho sempre pensato che
non ci sia nulla di male nel copiare, semprechè si copi da uno bravo
e che non se ne ha a male. Se poi, dopo aver copiato, ci mettiamo
qualcosa del nostro, funziona anche meglio. In Inglese si dice
“me-too” che suona meglio rispetto a “copiare”.
Un
solo prodotto leader
Le
PMI di successo non hanno un grande portafoglio prodotti, hanno un
unico prodotto leader col quale realizzano la maggior parte del
proprio fatturato e margine operativo ed attorno al quale ruota
l'intera azienda. La crescita aziendale deriva dalla crescita del
prodotto leader, tutte le risorse dell'azienda sono focalizzate nel
migliorare il prodotto leader perché non vi sia dubbio da parte del
cliente che quello è il migliore sul mercato. La focalizzazione
aiuta le scelte del management: ciò che serve a migliorare la
posizione competitiva del prodotto leader si fa, tutto il resto si
taglia.
Aggregazione
Visto
che la crescita interna con le proprie forze non può bastare allora
la PMI di successo cresce mediante l'aggregazione con altre aziende,
come può essere un'acquisizione per ampliare la rete di vendita, una
JV con un produttore estero, una partnership focalizzata su un
mercato lontano. L'aggregazione non è facile per il piccolo
imprenditore italiano, abituato a far da sé, ma l'aggregazione con
altre imprese oggi è una costante di pressoché tutti i casi di
successo delle PMI.
Internazionalizzazione
Ho
incontrato PMI che vendono in 50 paesi nel mondo, una arriva a 90
paesi diversi. L'azienda che ha investito tutto nella realizzazione
di un prodotto deve poi venderlo a chiunque nel mondo sia disposto a
comprarlo e si sa gli acquirenti oggi non sono solo nei mercati
tradizionali. L'internalizzazione della struttura organizzativa è
molto di più dell'internazionalizzazione del processo di vendita:
significa personalizzare il prodotto secondo i bisogni di una
clientela molto eterogenea e fornire servizio ed assistenza,
significa prendersi cura del cliente nel suo paese, capendo e
rispettando la sua cultura. L'internazionalizzazione di oggi non ha
nulla a che vedere con quella delle multinazionali del passato, anzi
é l'opposto.
Investimenti
di processo
Un
prodotto leader richiede il miglior processo di produzione possibile:
le aziende che oggi hanno successo non hanno smesso di investire
nonostante la crisi. Processo significa sia macchinari aggiornati che
soprattutto tecnici giovani e preparati, capaci di implementare
modelli organizzativi di produzione d'avanguardia. Dove? In Italia,
solo in Italia, il luogo col miglior capitale umano al mondo.
Equity
Aggregazione,
internazionalizzazione, processo: tutto questo richiede fonti
finanziarie importanti e stabili, cioè capitale di rischio
(“Equity”) e non finanziamenti, che si sa, generano oneri
finanziari e debbono essere restituiti puntualmente. Il rifornimento
di risorse finanziarie di Equity può avvenire dai soci attuali, da
nuovi partner industriali o dal Venture Capital / Private Equity. In
ogni caso la PMI di successo si dà da fare per trovare adeguato
“Equity” per realizzare ciò che serve e non ripone il suo futuro
nelle mani del sistema bancario.
Troppo
facile? Parliamone! Scrivi ad info@eqst.it.
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