Pare
che tre quarti delle aziende italiane non sopravvivano al
proprietario, quindi, fatti due conti sull'avanzare dell'età degli
imprenditori, nel prossimo decennio la maggioranza delle nostre
piccole e medie imprese è a rischio chiusura. Perdita di capitale
economico e di capitale umano in un contesto sociale ove alla
distruzione del tessuto economico vecchio non corrisponde una
parallela creazione di un tessuto economico nuovo. Come possiamo
reagire?
Il
cosiddetto passaggio generazionale è ovviamente un problema sociale
oltre che economico ed è dirompente nel mondo artigianale e
professionale, ma anche nelle piccole imprese a carattere familiare
con qualche decina di dipendenti nelle quali il fare impresa coincide
con la persona che la guida. La soluzione non è mantenere in vita
una vecchia impresa senza il suo imprenditore, ma far sì che questa
impresa evolva con persone diverse verso un nuovo modello
imprenditoriale. Il percorso che si potrebbe seguire è il seguente.
Prevedere
il passaggio con largo anticipo: chiunque, artigiano o piccolo
imprenditore, si renda conto di avere un problema di passaggio
generazionale deve pensarci prima. Visto che non è facile, meglio
avere tempo per verificare le scelte sul campo, senza l'assillo di
dovere trovare la soluzione subito. Gli aspetti fiscali, societari e
successori sono inoltre sempre complessi e richiedono soluzioni ben
studiate ed articolate.
Trasformarsi
in società di capitali: le società personali non si vendono e
non si tramandano, per la cessione d'azienda occorre trasformare la
società in Srl, con una separazione netta tra la sfera economica
della famiglia e quella aziendale. Occorre anche attrezzare una
contabilità aziendale ben organizzata.
Separare
gli immobili dall'attività aziendale: la proprietà di uffici,
di capannoni, di qualsiasi cespite immobiliare è bene sia separata
dall'attività commerciale e industriale, anche rimanendo nell'orbita
della famiglia. Questo agevola il subentro di un nuovo socio
nell'attività aziendale in quanto diminuisce il valore
dell'operazione, che così rimane più semplice e più mirata.
L'azienda poi riconoscerà un canone di locazione al proprietario
immobiliare. Oggi si può effettuare una scissione senza conseguenze
fiscali, né positive né negative. Facciamolo.
Uscire
dalla logica familiare: l'azienda non è un bene statico da
lasciare in successione ai figli. A parte rari casi di grande
successo, spesso nel passaggio generazionale ho visto subentrare
eredi con scarsa competenza specifica e scarso entusiasmo, quasi
costretti a continuare l'attività aziendale, con risultati deludenti
per l'azienda e per le persone stesse. Meglio scegliere il successore
in base al merito, fuori dall'ambito familiare, fuori dal contesto in
cui operiamo, qualcuno che abbia la stessa capacità e la motivazione
che aveva l'imprenditore trent'anni fa. Meglio per l'azienda, per le
persone e anche per gli eredi, che con la cessione d'azienda avranno
risorse da investire in attività più mirate alla propria vocazione.
Troviamo
una persona che possa affiancare l'imprenditore e poi subentrargli.
Potrebbe essere un ex manager che, dopo le esperienze in aziende più
complesse, ha adesso voglia di fare qualcosa in proprio su una realtà
più piccola, oppure un giovane con relativamente pochi anni di
esperienza ma pieno di grinta ed entusiasmo. Una persona che non deve
limitarsi a continuare il business attuale ma che parte da questa
attività valorizzandone i contenuti per poi sviluppare una nuova
impresa diversa dalla precedente e più adatta al mercato di domani.
Se è una persona non appartenente al nucleo famigliare più
ristretto allora i rapporti interpersonali sono più lineari e le
aspettative reciproche sono chiare. Infine se mai il progetto dovesse
non andare in porto, non si creano inutili attriti all'interno della
famiglia.
Aiutiamo
la cessione d'azienda con i termini di pagamento: se organizziamo
il subentro in modo graduale allora possiamo anche organizzare una
struttura fnanziaria nella quale chi subentra potrà pagare l'azienda
anno dopo anno con i suoi utili, anche senza dover ricorrere alle
banche.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.