Per
far fronte ai competitors del mondo globalizzato l'azienda deve avere
rilevanti risorse umane, tecnologiche e finanziarie: mission
impossible per le piccole aziende industriali italiane? Non proprio,
se proviamo a focalizzarci sul capitale industriale dell'azienda.
Vediamo come l'advisor aiuta l'impresa in tre mosse più una.
Uno:
Identificare qual'è il capitale dell'azienda
Il
primo passo è capire qual'è il vero capitale dell'azienda. Non
intendiamo qui il capitale sociale ma la capacità distintiva, ciò
che caratterizza l'azienda rispetto alle aziende che svolgono più o
meno la stessa attività. La specificità va cercata nella visione
dell'imprenditore, nel prodotto, nel processo produttivo, nella
tipologia di clientela, nel marchio, ecc., negli elementi base del
fare impresa. Non è così semplice: a volte l'imprenditore afferma
che il suo prodotto è migliore rispetto ai concorrenti ma non riesce
a venderlo ad un prezzo più alto, anzi fa fatica anche a venderlo ad
un prezzo medio. Diremmo allora che il prodotto è migliore secondo i
suoi parametri di produttore ma forse non crea per il cliente un
beneficio tale da giustificarne la scelta anche se costa di più. Il
ruolo dell'advisor in questa fase è cercare la risposta dai clienti:
perchè i clienti preferiscono affidarsi a questa azienda piuttosto
che ai suoi concorrenti? O perchè preferiscono i concorrenti? Quali
caratteristiche vengono premiate dal cliente con un prezzo maggiore?
Come si fa ad offrire un prodotto che generi più vantaggi al
cliente?
Due:
Mantenere il capitale industriale nel tempo
Definita
qual'è (o quale dovrebbe essere) la specificità d'impresa che crea
capitale industriale, il primo obiettivo è capire come migliorarla
costantemente nel tempo e come difenderla dai tanti competitors.
L'azienda mantiene il capitale industriale con gli investimenti, con
nuove idee, nuove persone, nuove tecnologie, insomma investendo molte
risorse. La risposta la si ritrova quindi nella ... domanda: quanto
sta investendo quest'anno l'azienda per migliorare il suo capitale
industriale rispetto l'anno passato?
Tre:
Sfruttare il capitale industriale al meglio
Definito
qual'è il capitale industriale e come farlo crescere, devo però
utilizzarlo al meglio, devo sfruttarlo su un mercato il più ampio
possibile in modo che il vantaggio competitivo si concretizzi anche
in un beneficio economico, che potrà essere condiviso tra l'azienda,
i dipendenti e i clienti. Spesso occorre andare oltre al mercato
locale, troppo ristretto perchè generi il livello di margine
economico necessario alla continuità aziendale. Occorre allora
trovare il modo di ampliare il mercato di sbocco anche a mercati non
tradizionali.
Più
uno: Come realizzo questi obiettivi?
Sin
qui tutto facile, banale, già visto. Ma come si fa? Ovviamente il
“come” dipende dal settore economico, dalle caratteristiche
dell'impresa, dalle specificità del territorio ove si opera, ecc..
C'è però una costante che rimane valida quasi sempre: l'azienda
realizza questi obiettivi più velocemente e con minor costo se,
invece di sforzarsi a realizzare tutto al proprio interno, ricorre a
delle aziende Partner in Italia e all'estero. Come advisor d'impresa
io sono ormai dell'idea che la piccola impresa deve mantenere
gelosamente al proprio interno il suo know-how caratteristico, cioè
il segreto del suo capitale industriale ma deve invece fare
partnership su tutto il resto ed in tutto il mondo. Per questo ormai
non dedichiamo più tanto tempo ad approfondire il "come” fare
ma piuttosto collaboriamo con le imprese sul “con chi” farlo.
Dalle competenze di gestione dei meccanismi interni all'impresa
passiamo alle competenze di gestione dei rapporti esterni. Funziona.
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