lunedì 25 maggio 2009

Temporary Manager e Turnaround Aziendale

Per ristrutturare e rilanciare l'attività aziendale occorre affrontare le situazioni con uno sguardo nuovo: l'ingresso di un temporary manager per 12/18 mesi é la soluzione più pragmatica per la PMI a carattere familiare. Il temporary manager aiuterà a gestire il turnaround, farà ciò che deve essere fatto, senza però sconvolgere il ruolo della proprietà. Vediamo come si fa.

La nostra é una piccola impresa, perché non possiamo andare avanti come abbiamo sempre fatto? Perché cambiare?

Se siamo soddisfatti dell'andamento aziendale, va bene così. Se però pensiamo che bisogna fare qualcosa ed in fretta, vuol dire che dobbiamo cambiare qualcosa. C'é l'imprenditore che preferisce eliminare il problema anzichè risolverlo ed allora vende l'azienda o spera nell'intervento di un nuovo socio. Non é una grande idea: chiunque subentri non attribuisce all'azienda un valore che non c'é. Meglio affrontare i problemi e risolverli, anche se questo significa cambiare.

Perchè non basta l'imprenditore e le persone che collaborano con lui?

E' relativamente più facile capire i problemi ed individuare le soluzioni per chi viene da fuori ed é abituato a svolgere questo tipo di attività rispetto a chi opera in azienda da molto tempo. Allo stesso modo per l'imprenditore può risultare difficile mettere in atto cambiamenti rispetto alle strategie di gestione da lui seguite per lunghi periodi. A volte inoltre l'imprenditore che pur riesce ad individuare gli interventi di ristrutturazione aziendale più adatti e costruisce un buon piano di azione può non essere il soggetto più idoneo a realizzarlo e può rischiare di non essere credibile. Per l'imprenditore é meglio fare un passo indietro, ricordarsi che un conto é la proprietà ed un'altro é la gestione operativa ed arruolare uno specialista dell'area aziendale da ristrutturare e rilanciare.

In quali situazioni aziendali é allora utile un temporary manager?

Il temporary manager é indispensabile nella PMI quando bisogna gestire il cambiamento, con nuove idee e competenze, apportando capacità ed entusiasmo. E' inoltre utile quando serve qualcuno che faccia il lavoro “sporco” al posto dell'imprenditore. E' normalmente chiamato nei momenti di crisi e di turnaround aziendale e nell'avvio di nuovi progetti molto rilevanti, come la creazione di una succursale all'estero o la creazione di una nuova divisione aziendale.

Perché un temporary manager e non un manager fisso?

Il temporary manager non entra in conflitto con la proprietà nè con l'azienda, fa il suo lavoro con il giusto coinvolgimento ma non ambisce a prendere il posto dell'imprenditore. A missione conclusa lascerà l'azienda come concordato ed affronterà un'altra esperienza professionale in un diverso contesto. Il manager fisso, se é bravo ed ambizioso, prima o poi vorrà allargare i limiti del suo ruolo ed in una piccola azienda non é sempre facile trovare la soluzione organizzativa che appaghi sia il bravo manager che l'imprenditore.

Per quanto tempo deve rimanere in azienda il temporary manager?

Per quanto basta, non un minuto di più. La durata dell'intervento dipende dalla complessità aziendale e dalla gravità dei problemi: si dice 12/18 mesi, spesso però in una PMI ne possono bastare 9/12. Sarà inoltre utile, terminato il periodo del turnaround aziendale, prevedere dei sistemi di controllo di gestione atti a prevenire, là dove possibile, l'insorgere di nuove situazioni di crisi.

Un manager esterno per fare il “lavoro sporco”?

Non si tratta di svolgere alcuna attività men che lecita: alcune scelte di valorizzazione risultano però difficili per l'imprenditore, perchè possono coinvolgere progetti da lui personalmente creati e persone, come i familiari o i compagni d'affari con la quali l'imprenditore non vuole e non deve mettere a rischio il rapporto personale. Il ruolo del consulente esterno a volte é anche quello di gestire aspetti del piano difficili ed antipatici.

Quanto costa un temporary manager?

Costa un po di più di un manager fisso di pari capacità ed esperienza, visto che la sua remunerazione include implicitamente il costo di risoluzione del rapporto. Per quanto poco elegante, é stato detto che lo si usa come un taxi. Personalmente preferisco l'esempio della guida alpina: ti permette di raggiungere mete che altrimenti non raggiungeresti, con maggior velocità ed in sicurezza. Non ho conosciuto un solo imprenditore che non sia disposto a pagare per ottenere risultati ed avere al contempo la massima flessibilità.

Cosa fa meglio ed in più il temporary manager rispetto all'imprenditore?

Sa analizzare la situazione aziendale senza pregiudizi e retaggi di alcun tipo, crea dei parametri per misurare la performance di ciascun reparto, fissa le priorità e prepara un piano di ristrutturazione, sa coinvolgere tutte le persone verso nuovi obiettivi. In fondo, ha già svolto progetti analoghi e capisce subito dove e come intervenire, sa gestire il clima aziendale in modo positivo e propositivo, ha competenze ed esperienze di situazioni critiche che l'imprenditore di successo non dovrebbe avere.

Quali competenze tecniche deve avere il temporary manager?

Per quanto possa sembrare strano, non é necessario che sia un tecnico specialistico del prodotto / servizio dell'azienda. Certo conosce il mercato di riferimento, la concorrenza ed i fattori critici di successo del mercato in cui opera, ma non serve che conosca più di tanto aspetti tecnici riguardanti i prodotti. In fondo, in azienda ci dovrebbe già essere chi conosce adeguatamente ciò che vi si produce. Piuttosto il temporary manager deve avere competenze di processo, di organizzazione e di finanza, aspetti che in azienda é normale conoscere meno bene.

Perchè deve avere competenze di finanza aziendale?

Nella vita di un'azienda la redditività e gli utili di bilancio devono essere perseguiti e giudicati solo nel medio-lungo periodo. Quello che conta tutti i giorni é il cash flow della gestione corrente: senza un'adeguata produzione di cassa non si fa fronte agli impegni aziendali e non si investe nel futuro. Per questo un manager del turnaround è un esperto nella gestione dei flussi finanziari, si occupa direttamente di working capital e di banche.

Che esperienza sul campo deve avere il temporary manager?

Il manager più idoneo a guidare interventi di ristrutturazione e rilancio di una PMI deve aver maturato una notevole esperienza in molteplici contesti culturali ed in più aziende, di diverse dimensioni. Il temporary manager deve sapere gestire persone e situazioni: non é un giovane brillante fresco di business school, è un personaggio esperto, concreto e carico di carisma.

Dove lo si trova? Come e chi lo sceglie?

Dato l'attuale periodo di crisi economica e l'evidente distorsione del mercato del lavoro, che privilegia una ristretta fascia di età attorno ai 35 anni a danno dei lavoratori più giovani e più anziani, oggi é relativamente facile trovare un manager over 50, di alta professionalità e con rilevante esperienza, anche internazionale. Vi sono inoltre associazioni dedicate al temporary management e società di risorse umane specializzate nell'attività di selezione.

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